La depressione post partum è sempre stata “idealmente” legata alla neo mamma e definito come  quello stato depressivo che colpisce molte donne subito dopo aver partorito i loro figli , ma pochi conosco che il fenomeno colpisce anche il padre.

In genere questa si sviluppa nel padre quando al contrario la mamma non viene colpita dallo stato depressivo, manifestando anzi entusiasmo e dedizione totale verso il figlio appena nato.

La depressione che può colpire il neo papà nasce da una profonda sensazione di perdita, perdita della situazione precedente alla nascita, fatta di bei momenti vissuti dalla coppia, di affinità, di condivisione, passione.

Gli uomini arrivano al parto ancora impreparati

La maggioranza degli uomini non sono pronti a diventare padri perché non si preparano adeguatamente al parto, che pure è un momento epocale nella vita delle persone.

Alcuni escono dalla sala parto scioccati dal dolore della compagna, dal sangue, dall’attesa.

Questo succede perché pochissimi di loro si informano, cercano di visualizzare quello che può accadere al momento della nascita o nelle prime settimane di vita del bambino.

Raramente si confrontano con altri padri, non ne parlano, non si interrogano sul significato profondo della paternità come invece fanno le donne che, durante tutta la gravidanza, frequentano altre donne in attesa, leggono, si informano, si confrontano, partecipano a corsi.

Subito dopo il parto il padre può sentirsi smarrito, senza sapere qual è il suo nuovo ruolo.

La compagna è troppo presa dalle cure del bambino per occuparsene, così succede che il novello padre, invece della gioia sperata, sperimenta una forte delusione che poi somatizza con vari malesseri, dalla cefalea al mal di pancia, e con sbalzi di umore fino all’aumento dell’aggressività e a forme di depressione da stress.

Il più delle volte sono sintomi passeggeri che poi se ne vanno, però segnano un momento importante della vita della famiglia.

Molti vivono l’illusione che dopo la nascita di un bambino vada tutto liscio e la vita riprenda esattamente come prima, che ci si debba aspettare solo gioie.

Invece la paternità (come la maternità) andrebbe affrontata come un viaggio, con incognite, sorprese e qualche difficoltà per le quali attrezzarsi.

Risultati immagini per depressione post partum uomo

Un depressione che nasce dall’idillio perduto con la compagna

L’esser diventati padri non sembra compensare, nonostante l’immensa felicità, il senso di perdita che, pur non venendo riconosciuto a livello cosciente, scava in profondità un malessere che può sfociare in depressione.

Spesso il problema nasce da un confronto tra l’attuale situazione e quella che l’ha preceduta: la coppia stava vivendo una grande passione, c’era un senso di affinità e di appagamento totali.

La nascita del figlio spezza l’idillio perché, nonostante l’intento dei due partner di stare uniti, il puerperio chiede alla madre il totale spostamento delle energie e dell’attenzione sul piccolo e le nuove necessità economiche chiedono al padre di “darci dentro” col lavoro.

Se lui si sente trascurato può cadere in depressione

Non basta: molto spesso non si esce più come due innamorati e c’è molto meno spazio per l’eros.

Ma se la donna, per ruolo naturale, entra in “luna di miele” con il suo bimbo e quindi appaga i suoi fondamentali istinti materni, attutendo il dispiacere per la fine dell’incanto d’amore, l’uomo appassionato soffre per la perdita di eros, vive un lutto: ha perso quel meraviglioso “se stesso” e ha perso quell’esclusivo “noi due”.

E, sapendo che non è il momento di mettersi al primo posto, soffre in silenzio.

Spesso accade che, dopo la nascita, la mamma, se non colpita dalla depressione lei stessa, inizia ad avere con il suo bimbo un rapporto esclusivo, fatto di gioia che quasi non vuol condividere con il padre.

La donna in questa situazione tende a non cercare più il suo partner, che si sentirà quindi trascurato e posto in secondo piano.
Ecco quindi che in tali casi il padre può cadere in uno stato depressivo, che può anche aggravarsi e poi minare la serenità e stabilità della coppia.

La donna pertanto dovrebbe prima di tutto rendersi conto dello stato del proprio compagno e poi cercare di far sentire il papà come essenziale nella crescita del figlio, oltre che nel rapporto di coppia.

La situazione va compresa e risolta al più presto, altrimenti, oltre alla salute individuale, questa forma di depressione mette a rischio la coppia stessa.

Va considerato anche il fatto che la nuova nascita fa sorgere nel neo padre un senso grave di responsabilità, che potrebbe pesare in modo eccessivo sulla sua psiche, responsabilità anche di natura economica.

Il padre, dal suo lato, dovrebbe cercare di evitare di cercare gratificazioni all’esterno, con il rischio così di minare il rapporto di coppia in modo definitivo. Piuttosto egli dovrebbe cercare di ricordare alla compagna il valore della coppia, magari organizzandole ed offrendole momenti romantici o facendole delle piccole sorprese, come piccoli regali o manifestazioni di amore.

In questo modo la madre distoglierà la sua attenzione dal figlio e la riporterà anche all’interno della coppia.

Se la depressione che colpisce il papà diventa ingestibile, con pesanti sensazioni di vuoto e di inadeguatezza, che non si riescono a superare nel breve termine, sarebbe consigliabile cercare l’aiuto di un terapeuta, che potrà aiutare il neo padre a recuperare fiducia in se stesso e nella coppia.

Per informazioni        +39 0444 370519